Adios, democrazia: A San Vito chi governa sceglie anche per l’opposizione

Va tutto bene.

Vinci le elezioni in una lotta all’ultimo voto, 51% contro il 49%. Per governare ti viene assegnato un premio di maggioranza: 14 consiglieri (15 con il voto del sindaco) contro i 10 di opposizione. Di quei 10 solo 5 vanno a chi è arrivato secondo al ballottaggio, gli altri 5 sono delle altre coalizioni, arrivate terza e quarta. Vinci di poco e governi di molto. Ma va bene, sono le regole.

“Un paese diviso a metà”, come è stato detto più volte. Non sarebbe neanche così, se teniamo conto che ha votato soltanto la metà degli aventi diritto, e di quella metà soltanto la metà ha votato il sindaco uscente, in pratica solo 1 su 4 lo ha scelto come sindaco. Eppure, governa. Ci sta, sono le regole.

E va bene, va tutto bene.

Quello che non va bene è che la maggioranza usi i voti in più che ha per scegliere anche i rappresentanti della minoranza. E’ sbagliato di principio, tanto più in una situazione in cui il risultato elettorale è stato così risicato.

Ed ecco che accade che chi ha preso il 49% dei voti al ballottaggio non possa neanche avere rappresentanza nelle nomine dei revisori dei conti, perché la coalizione del sindaco usa i propri voti per eleggere anche il revisore proposto da chi è arrivato ultimo alle elezioni.  E poco importa che quel revisore sia stato espressione della destra, vero? L’importante è annientare chi ha osato sfidarli e per un pelo non è riuscito a batterli.

Chi ha avuto l’aiuto del sindaco oggi esulta proclamandosi “unica vera opposizione”. Ma opposizione a chi, se si aiutano a vicenda? Opposizione a chi non governa? E’ davvero curioso come si giochi con le parole facendo leva sulla poca attenzione delle persone ad andare in profondità ai fatti.

I fatti sono questi: chi è in maggioranza nomina tre revisori, chi è minoranza nessuno. Chi è arrivato ultimo alle elezioni ottiene l’aiuto di Pd, Progetto Insieme e Sinistra per far eleggere un loro ex candidato (in Nuova San Vito, nel 2011).

Ieri sera abbiamo partecipato alla cena paesana di Savorgnano. Li abbiamo visti seduti allo stesso tavolo, banchettare insieme, tra sorrisi e pacche sulle spalle. Va bene, va tutto bene. Si può mangiare insieme. Ma sinceramente a me ha fatto davvero impressione. Nei precedenti 5 anni non accadeva mai di vedere colui che si dichiara “vera opposizione” ridere e scherzare a tavola con coloro che dovrebbero essere oggetto della sua opposizione vera. 

Noi ce ne siamo stati ben lontani. Prendiamo le cose molto seriamente: i cittadini di San Vito ci hanno chiesto di essere qualcosa di diverso. E noi vogliamo esserlo, per davvero.

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Chi sono

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Consigliere comunale - lista civica "Cittadini per San Vito". Ex assessore all'ambiente, energia, innovazioni tecnologiche

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