E’ il 3 di agosto, sto partendo per Milano, la prima destinazione di un viaggio che durerà almeno due settimane.
Poi da Milano ci trasferiremo a Latina, per ritrovare serenità e depurare la mente da tutto quello che ha accumulato negli ultimi tempi. Lorena e io speriamo di riuscire a visitare l’isola di Ponza. Io non ci sono mai stato. Se ce la facciamo ve ne accorgerete, perché posterò sicuramente qualche foto. E poi, dopo ferragosto, proseguiamo la vacanza in Friuli, per par condicio. Voglio far assaggiare alla mia ragazza cose nuove della nostra terra.
E a settembre inizierà un’altro viaggio, decisamente più importante, che non vedo l’ora di fare. Lo facciamo a piedi, in salita, ma non ci faremo fermare dalla fatica e ce lo godremo tutto quanto.
Cosa mi lascio indietro in questa partenza, mentre guardo fuori dal finestrino il futuro che mi viene incontro? Lo spirito di lotta che ha pulsato nelle mie vene fino a pochi minuti fa. Non lo rinnego, ma da adesso voglio che il mio corpo si rigeneri in un bagno di positività. Lascio i miei compagni di avventura e gli avversari, tutta l’acredine, un paio di lettere scritte e mai consegnate e un po’ di lavoro arretrato ad aspettarmi. Spengo il telefono. O meglio, è acceso, ma non risponderò quasi mai.
Ci vediamo un po’ più vecchi, spero migliori. E più felici.